La margotta


La margotta è una semplice tecnica di moltiplicazione agamica delle piante, come la semina e la talea, ma con il grosso vantaggio di ottenere una nuova pianta (già di buone dimensioni) partendo semplicemente da un ramo o da un fusto.
Per mezzo di questa tecnica, che può essere applicata solamente a piante che possiedono rami o fusti legnosi, si riesce a indurre la nascita di radici “aeree” in un punto qualsiasi del fusto della pianta madre, fusto che una volta reciso e interrato, potrà crescere in maniera del tutto autonoma.
Nel caso delle piante carnivore, la margotta è utilizzata per la riproduzione delle Nepenthes, piante che come tutti noi sappiamo possiedono fusti con rami legnosi ed abbastanza consistenti.
Procedimento
Dopo aver scelto il ramo da far radicare, incidiamolo con una lama ben affilata e disinfettata (tramite fiamma) per evitare lacerazioni e marciumi della ferita.


Inserite un pezzettino di stuzzicadenti o un fiammifero nella fessura per tenerla leggermente aperta.


Avvolgete l'incisione con della torba o sfagno irrorando con ormoni radicanti (può essere utilizzato il Rigenal P della Cifo).


Ricoprite il tutto con della pellicola trasparente per favorire la formazione d'umidità e per poter osservare con facilità la formazione delle radici(di tanto in tanto sarà bene idratare il terriccio con acqua utilizzando una piccola siringa).


Il tempo necessario affinchè si sviluppino le prime radici, varia seconda la specie e del vigore della pianta, possono passare poche settimane o in alcuni casi addirittura mesi prima che si formi un apparato radicale autonomo.
Quando, attraverso la plastica si noterà la formazione di qualche radice, basterà togliere il sacchetto approntato e recidere il fusto con un coltello affilato, tramite un taglio orizzontale appena sotto le radici.
La pianta così ottenuta va interrata in un vaso, aggiungendo nel primo periodo un tutore fino a completo sviluppo delle radici.